Supply di Ether (ETH): analisi attuale e scenari futuri
La supply di Ether (ETH) è un argomento ricorrente per chi, in questa fase di bullrun (dicembre 2024), è in attesa di movimenti importanti delle altcoin. Per questo è importante conoscere le dinamiche della seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato per ipotizzare scenari futuri.
Questo articolo riporta alcuni dati provenienti da analisi on-chain su Ether. La loro estrazione può essere utili per ipotizzare scenari sui possibili andamenti di mercato in un’eventuale altseason.
Crescita della Supply di Ethereum
La rete Ethereum, fin dalla sua nascita nel 2015, ha seguito un modello di crescita della supply che si è evoluto in risposta a cambiamenti tecnologici e alle esigenze della comunità. Inizialmente, Ethereum utilizzava un modello di consenso Proof-of-Work, in cui i miner ricevevano ETH come ricompensa per il lavoro svolto nella validazione delle transazioni e nella sicurezza della rete.
Secondo i dati on-chain estratti da Intotheblock, questo modello portava a una crescita costante della supply, con un tasso di inflazione predeterminato. Nei primi anni, la supply totale di Ether è cresciuta rapidamente, passando da circa 70 milioni di ETH a oltre 100 milioni. Il picco è stato raggiunto a giugno 2022, con una supply di circa 121 milioni di Ether.
Introduzione dell’EIP-1559
Un cambiamento significativo nella dinamica della supply si è verificato con l’introduzione dell’EIP-1559 nel 2021, un aggiornamento che ha rivoluzionato il sistema delle commissioni di rete. Questo aggiornamento ha introdotto un meccanismo di burning delle fee, che elimina una parte delle commissioni di transazione pagate dagli utenti.
Il burning ha avuto un effetto deflattivo sulla supply, riducendo l’emissione netta di nuovi ETH. Durante periodi di elevata attività della rete, il burning è stato in grado di superare l’emissione di nuovi Ether, rendendo la rete Ethereum temporaneamente deflattiva. Questo meccanismo ha contribuito a stabilizzare la crescita della supply, avvicinandola a un equilibrio tra emissione e distruzione.
Passaggio al Proof-of-Stake
Il passaggio al Proof-of-Stake nel settembre 2022, noto come Ethereum Merge, ha rappresentato un punto di svolta nella gestione della supply di Ether. Con l’abbandono del mining, la rete ha eliminato le ricompense per i miner, sostituendole con premi per gli staker. Questo cambiamento ha drasticamente ridotto l’emissione complessiva di nuovi ETH, creando un ambiente più stabile per la crescita della supply.
Da allora, la supply di Ether si è stabilizzata intorno ai 120 milioni di ETH, con fluttuazioni minime. Questo equilibrio è il risultato del bilanciamento tra i nuovi Ether emessi per lo staking e quelli bruciati tramite il meccanismo introdotto dall’EIP-1559.
Supply e Staking di Ether
Attualmente, circa 35 milioni di ETH, pari a quasi il 29% della supply totale, sono impegnati nello staking. Sebbene questi ETH siano inclusi nella circulating supply, non sono immediatamente disponibili per il trading, riducendo di fatto la liquidità effettiva sul mercato. A ciò si aggiunge una parte non quantificabile di Ether persa definitivamente in wallet le cui chiavi private sono smarrite, contribuendo ulteriormente alla riduzione del capitale effettivamente circolante.
Per quanto riguarda la distribuzione, è interessante osservare un sostanziale equilibrio tra il possesso delle whales (circa 43%) e dei piccoli investitori retail (circa 46%). Questo dato evidenzia una buona decentralizzazione economica, nonostante la concentrazione di capitali verso alcuni grandi investitori.
Confronto Bitcoin-Ether
A differenza di Ethereum, Bitcoin ha una politica monetaria completamente diversa. Il mining di Bitcoin segue un meccanismo di emissione rigido e ben definito, con una max supply fissata a 21 milioni di BTC. Invece, Ether non ha un limite massimo predefinito, ma il passaggio al Proof-of-Stake e l’introduzione del burning delle fee hanno reso la sua supply più prevedibile e, in alcuni casi, deflattiva.
La stabilizzazione della supply di Ether è un segnale importante per gli investitori, ma è fondamentale adottare strategie di protezione per tutelare i capitali contro potenziali eventi imprevisti. Infatti nessuna delle analisi riportate proteggono da eventuali cigni neri che possono riguardare Ether come qualsiasi altro asset.
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