Le memecoin sono delle criptovalute o dei token diventate trend nel mercato grazie a loghi virali e accattivanti.
Ma a cosa servono veramente? Ve lo spiego in questo articolo.
Indice
Caratteristiche principali delle memecoin
Spieghiamo prima cos’è un meme. Si tratta di un’immagine digitale accattivante, divertente e di facile divulgazione sui social.
Solitamente sono associate a una frase simpatica associata a un determinato contesto. Questo fa si che sui principali canali social come Facebook o Twitter diventino di facile divulgazione.
Le memecoin sono una loro evoluzione (o involuzione). Si tratta di criptovalute o dei token mirati a catturare l’attenzione di potenziali investitori grazie a loghi simpatici e divertenti.
A cosa servono le memecoin
Le memecoin sono degli scherzi e, salvo eccezioni, non servono assolutamente a niente. Sono espressione dell’immaturità del mercato delle criptovalute e di buona parte dei suoi investitori.
L’obiettivo delle memecoin è quello di attirare investitori puntando sulle debolezze psicologiche, sulla viralità e sulle scarse conoscenze del mercato. Non sono però create a caso ma hanno dei target ben definiti a livello marketing. E funzionano.
Memecoin principali
Dogecoin
La prima da nominare è, per forza, Dogecoin (DOGE). Si tratta di una criptovaluta con una propria blockchain, priva di alcuna utilità se non lo scambio di monete.
Anche uno dei fondatori, tale Shibetoshi Nakamoto, ricorda parecchio Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo del fondatore (o team di fondatori) di Bitcoin.
L’unica caratteristica è il logo con un cane, uno Shiba Inu che guarda l’investitore come per chiedere se sta facendo sul serio.
Dogecoin è stata creata anni nel 2013 per puro scherzo e il suo prezzo è rimasto per anni su valori trascurabili. Questo finché Elon Mask ha sfruttato la sua popolarità su Twitter promuovendo la moneta e coniando il To the Moon a indicare il prezzo che schizza alle stelle. Così è stato.
Le sue dichiarazioni hanno attirato tantissimi investitori portando il prezzo da pochissimi centesimi a 0,74 USDT con una crescita anche del 1.000% in un arco di tempo da Aprile a Maggio del 2021.
Questo fino alla fine della prima bullrun di Bitcoin in cui, dopo aver raggiunto il suo ATH è scesa di prezzo fino a tornare al prezzo precedente la sua enorme crescita.
Ciò nonostante, Dogecoin è tutt’ora nella top ten del coinmarketcap con tanti investitori in attesa di una risalita.
Shiba Inu (SHIB)
Shiba Inu è un token di Ethereum anch’esso salito alla ribalta per un cane sul logo. In verità l’immagine in alto non è quella ufficiale, il cane è in effetti più arrabbiato.
SHIB è cresciuta come antagonista di Dogecoin nell’ambito delle memecoin. Creata nel 2020 con una max supply pressoché infinita, ha avuto una crescita di prezzo, nell’Ottobre del 2021, di circa il 1.200 % per poi tornare ai livelli precedenti.
A differenza di Dogecoin, a Shiba sono legati progetti come Shibaswap, un exchange decentralizzato di tipo AMM dov’è possibile scambiare token ERC-20 così come Uniswap.
Alla piattaforma sono inevitabilmente legati NFT virali come gli Shiboshis legati all’immagine principale del logo Shiba Inu.
Anche Shiba Inu è fra le monete a maggiore capitalizzazione. In questo momento storico (Ottobre 2022) in pieno bear market, si trova al quattordicesimo posto nel Coinmarketcap.
Bonk Inu
Bonk è un token su Solana lanciato a fine 2022 subito dopo il fallimento di FTX e Alameda Research.
Anche il logo di questa memecoin prende le sembianze di un cane. Il lancio prevede un airdrop fra collezionisti e creatori di NFT nonché agli sviluppatori di Solana.
Il lancio ha contribuito alla risalita di Solana dopo aver toccato il supporto a 8$ generando FOMO sul mercato dopo che la fiducia sulla rete aveva toccato i minimi.
È stato subito listato di vari exchange centralizzati a cominciare da Bybit.
Pepe Coin
Questa memecoin è diventata virale fra Aprile e Maggio del 2023. Si tratta di un token ERC-20 con logo un’improbabile rana sorridente che richiama ai vari meme scarabocchiati che circolano sui social.
Qual’è l’utilità di questo token? Nessuna! Semplicemente è diventata virale sui social e il token è talmente salito di valore da venir subito listato sui principali exchange.
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Grazie Emilio, bell’articolo!
articolo chiaro e completo come sempre Emilio