In sedici ore bitcoin ha perso il 27% del suo valore in dollari passando dai 58.000 dollari fino al supporto fissato a 42.000. Il tutto in sole sedici ore.
Data la mancanza di forza dimostrata sin da dopo il raggiungimento del suo ATH a Novembre, Bitcoin ha provato più volte a risalire fino a formare un pattern discendente che avrebbe dovuto portarlo sul grande supporto intorno ai 52.000.
La notevole discesa fra il tre e il quattro dicembre ha portato alla rottura del supporto tracciato fra i minimi raggiunti a Maggio e a Ottobre fino a raggiungere un prezzo di 42.000 che non si registrava dal trenta Settembre.
Dopo i 42.000, Bitcoin è rimbalzato fino a stabilizzarsi intorno ai 47.000 dollari in attesa di decidere cosa fare.
Crollando il Bitcoin, l’intero mondo crypto ha seguito le sue orme con perdite a due cifre di tutte le monete principali nel marketcap.
Il pattern creato potrebbe aprire vari scenari. Considerata l’ampiezza della discesa di Maggio 2021, ci sarebbe ancora spazio per attaccare il supporto a 42.000 e magari raggiungere quello a 40.000 toccato il ventuno Settembre poco prima della salita che lo ha portato a successivi ATH.
Sappiamo bene che una moneta non può salire all’infinito così come in discesa. L’obiettivo dei 70.000 è ancora valido e lo prevede la struttura stessa di Bitcoin. Come evidente dai precedenti pattern e dalle onde di Elliott che si sono formate nei mesi precedenti, ci sono i presupposti per un successivo attacco a un nuovo ATH nelle prossime settimane o mesi. Tutto dipende da quanto carburante avrà bisogno per tornare a quei livelli e soprattutto per consolidarli.
I dati RSI sul giornaliero sono intorno al 29, il che implica la presenza di ampiezza sufficiente per una ulteriore discesa. Livelli più bassi si sono verificati il 19 Maggio quando Bitcoin è andato a sbattere sul supporto a 30.000 dollari.
Riguardo la dominance, quella di Bitcoin continua a scendere fino al 40% mentre quella di Etherium raggiunge il 21%.