Il Brave Wallet è un portafoglio per criptovalute integrato nel suo browser.
In questo articolo vi spiego il suo funzionamento con continui aggiornamenti corrispondenti al suo sviluppo.
Caratteristiche principali del Brave Wallet
Gli utilizzatori del popolare browser avranno notato un’icona a forma di portafoglio accanto al menu a destra della barra degli indirizzi.
Il Brave Wallet ha caratteristiche simili a Metamask, uno dei principali wallet software per criptovalute usato come estensione di browser.
Significa che anche questo wallet può essere facilmente utilizzato per interagire con piattaforme decentralizzate come DEX, piattaforme di lending, gaming o marketplace di NFT.
Il Brave Wallet non serve per accumulare i BAT maturati come ricompense durante la navigazione. Il token viene infatti accreditato su piattaforme centralizzate come Uphold o l’exchange Gemini previo iscrizione.
Come iniziare a usare il Brave Wallet
Essendo integrato nel browser, non serve installarlo.
Per accedere, o si clicca sull’icona con il portafoglio o si apre il menu a destra con le tre linee orizzontali e si clicca su Portafoglio.
A quel punto è possibile creare un nuovo wallet oppure ripristinarne uno importando la chiave privata.
Una volta creato o ripristinato il primo wallet, cliccando sul portafoglio si apre la schermata grazie al quale si può già operare.
Come esportare la chiave privata
Innanzi tutto, occorre assicurarsi di aver effettuato il backup della chiave privata. Per questo occorre cliccare sui tre puntini in alto a destra e andare su Impostazioni, Portafoglio e Account.
Di default si trova un Account 1 per gestire la blockchain Ethereum le principali EVM compatibili come Binance Smart Chain, Polygon, Avalanche, Fantom, Celo, Optimism, Aurora e Filecoin.
Sotto c’e un Solana Account 1 per l’omonima blockchain.
Cliccando su Account 1, occorre cliccare sulla matita a destra e selezionare Chiave Privata. Uno dei limiti del Brave Wallet è la non conversione in una seedphrase. La chiave privata è vista infatti come stringa.
Come importare un hardware wallet
Una delle prerogative sulla sicurezza nella gestione delle proprie criptovalute è quello di utilizzare le estensioni di browser solo ed esclusivamente previo collegamento a un hard wallet.
Cliccando su Importa dal portafoglio hardware è possibile collegare al Brave Browser il proprio Ledger o il Trezor. Occorre effettuare il collegamento per rete Ethereum ed EVM compatibili mentre per Solana e Filecoin va effettuato un collegamento a parte.
Prima di collegarlo occorre assicurarsi di aver installato l’applicazione sul dispositivo.
Come aggiungere token
Inizialmente sono visibili solo le monete principali come si nota cliccando Visualizza gli asset del conto.
Cliccando poi su Aggiungi Asset è possibile aggiungere quelle non visibili. Esiste già una lista esaustiva, tuttavia per aggiungerne di altre, è sufficiente visitare piattaforme come Coinmarketcap o Coingecko per poi copiare e incollare la stringa del contratto. A quel punto il token sarà visibile.
Come collegarsi alle Dapp
Per chi usa Brave ma non ha dimestichezza con le criptovalute, deve sapere che questo wallet, oltre a consentirne la custodia, consente di interagire con protocolli decentralizzati o Dapp.
Trattandosi di un nuovo software, sono ancora poche le Dapp che collaborano con Brave Wallet. Uno di questi è ApolloX come da schermata. Su Solana è già possibile collegarsi al dex Bonfida.
Affinché sia possibile l’interazione con applicazioni decentralizzate, occorre che, al momento di collegare il wallet, sia presente il link con il logo di Brave.
Considerazioni su Brave Wallet
Nell’ambito della sicurezza informatica, è risaputo che meno applicazioni terze vengono installate su un dispositivo, più esso è sicuro.
Lo stesso riguarda i browser.
Il poter utilizzare un wallet integrato e perfettamente compatibile al posto di applicazioni terze è sicuramente un valore aggiunto.
Inoltre, è molto comodo poter interagire sia con blockchain EVM compatibili che non come Solana senza dover installare più wallet come Metamask o Phantom.
Trattandosi di un software ancora acerbo, sono ben pochi i protocolli decentralizzati che consentono il collegamento. Per questo i wallet principali sono al momento difficili da sostituire. A questo bisogna aggiungere la popolarità del browser Brave che non ha ancora aggiunto l’adozione che merita.
Tuttavia, il tempo gioca a favore di Brave. Con la sua evoluzione e la progressiva adozione di massa, potrà benissimo competere con applicazioni più affermate.