Attenzione. Quelli riportati non sono consigli finanziari ma un’analisi del mercato derivante dall’andamento dei grafici.
Dopo un inizio 2022 di lateralizzazione in un canale fra i 45.500 e i 48.000 dollari, Bitcoin chiude il cinque gennaio perdendo quattromila dollari fino ad infrangersi sui 42.500.
Il crollo non ha risparmiato nessuna fra le monete più quotate con discese ancora più ampie.
Ethereum ad esempio ha toccato il supporto a 3.300 dollari mentre BNB quello a 457 dollari.
CRO è tornata a 0,47 dollari consolidando il supporto raggiunto a Dicembre dopo il suo ATH.
Crisi energetica Kazakistan. Non c’entra niente.
Le news collegano la discesa alla crisi energetica in Kazakistan.
Le decisioni del governo hanno bloccato il mining di parecchie aziende che avevano trasferito la loro sede dalla Cina in seguito alle limitazioni del governo del dragone.
Il Fear and Greed mostra in effetti una forte paura sul mercato che ha portato a una perdita del Marketcup del 7,50%.
Grafico mensile
News a parte, occorre prestare attenzione al grafico mensile di Binance della coppia BTC/USDT come riportato da Tradingview.
Dopo aver raggiungo l’ATH a 69.000 dollari, Bitcoin non ha fatto altro che scendere fino al supporto a 42.000 come già previsto in questo articolo.
Come evidente dal grafico mensile, si sta ripetendo lo stesso pattern dell’estate del 2021. Questo a prescindere dalle news provenienti dal Kazakistan.
Dopo aver raggiungo il suo ATH sfiorando i 65.000 dollari ad Aprile del 2021, Bitcoin era sceso fino a infrangersi sul supporto a 28.000.
Ciò ha permesso di prendere liquidità per un nuovo attacco avvenuto a Novembre.
La storia si ripete.
Questo mese sta ripetendo l’andamento di Giugno del 2021 con supporto fra i 42.000 e i 40.000 dollari.
Qualora ripetesse lo stesso pattern, Bitcoin potrebbe mantenersi su questo supporto fino ai primi di Febbraio per poi raggiungere nuovi ATH ben oltre i 70.000 dollari.
Tuttavia occorre considerare alcuni aspetti come il Marketcap generale. Questo periodo di abbassamento di prezzo potrebbe portare l’ingresso di nuovi capitali consolidando la posizione.
Viceversa, un raggiungimento di un nuovo ATH a parità di capitalizzazione porterebbe Bitcoin a un crollo verticale come avvenuto dopo aver toccato i 69.000 dollari.
Importante quindi monitorare il supporto a 40.000 dollari perché una sua eventuale rottura verso il basso potrebbe creare degli scenari completamente diversi.
Inoltre occorre considerare le evoluzioni del mondo crypto nel 2021.
La dominance di Bitcoin ha raggiunto livelli storici minimi sotto al 40%. Nel contempo, molte monete collegate a importanti progetti DeFi si stanno facendo strada.
Soprattutto Ether sta consolidando la propria posizione con una dominance superiore al 20%. Ciò vuol dire che altre monete potrebbero avere una crescita ben più ampia e consolidarsi ad alti livelli.
Grafico annuale
Se si considera l’andamento di Bitcoin negli anni, si nota che tutte le chiusure sono state positive a eccezione del secondo anno successivo all’halving, ovvero il dimezzamento delle ricompense per i miner.
Mantenendo questo trend, potrebbe significare che, pur potendo raggiungere nel corso dell’anno un nuovo ATH, al 31 Dicembre del 2022 Bitcoin potrebbe chiudere sotto i 46.000 dollari.