Per il mercato delle criptovalute, il mese di Febbraio è stato caratterizzato da incertezze e dal crollo inaspettato di The Rock Trading, storico exchange italiano che sta dovendo affrontare improvvisi problemi di liquidità.
Analizziamo quanto successo nel mercato il mese scorso.
Analisi generale
La notizia legata a The Rock Trading non ha avuto alcuna ripercussione sul mercato delle criptovalute. Pur trattandosi di una piattaforma storica, ha pur sempre una valenza pressoché italiana.
Non è insomma da considerare un evento alla FTX sebbene molti risparmiatori si sono trovati bloccati i loro capitali.
Il mese di Febbraio ha smorzato un po’ gli entusiasmi di gennaio evidenziando come non siano ancora maturi i tempi per la fine del Bear Market.
Per quanto mi riguarda, il Bear Market sarà terminato quando verrà superata la resistenza a 25.200 $ diventando il nuovo supporto. Fino a quel momento occorre sempre guardarsi sotto e adottare strategie opportune per il trading.
La chiusura di Febbraio potrebbe infatti indicare una possibile ripresa di un trend ribassista. Tuttavia è una supposizione da prendere con le pinze perché Bitcoin è abituato a sorprenderci.
Andamento di Bitcoin
Dopo il rally di Gennaio, ci si aspettava un proseguimento nella salita di Bitcoin. Invece la resistenza a 25.200 $ si sta rivelando pressoché invalicabile.
Questa resistenza è stata già toccata il giorno di ferragosto del 2022 e da allora Bitcoin non ha fatto altro che scendere fino a raggiungere i 15.500$.
Dopo aver rotto tutte le varie resistenze, ha testato più volte i 25.200 dal 16 al 21 Febbraio ma puntualmente è stata respinta spingendola giù.
È evidente che questo supporto non deve essere superato finché non arriva il momento opportuno.
Non potendo salire, Bitcoin non può far altro che scendere fino a tornare intorno ai 22.000 $ per una presa di liquidità in attesa di una possibile ripartenza.
La chiusura mensile ha formato una Doji indicando quindi una possibile inversione per il mese di Marzo con uno sguardo al supporto a 21.300, minimo raggiunto nel mese di Febbraio.
La dominance si è fermata intorno al 44% chiudendo con un hammer che potrebbe indicare a una continuazione per il mese di Marzo. Il target rimane comunque del 48% a continuazione del canale.
Andamento di Ether
Ether, come da tradizione, ha seguito l’andamento di Bitcoin, così come ha fatto, del resto, tutto il mercato delle altcoin.
L’apertura e chiusura è stata intorno ai 1.560 $ con un picco raggiunto a 1.760 $.
A differenza di Bitcoin, Ether non si è neppure avvicinato alla resistenza di oltre duemila dollari raggiunta a ferragosto indicando una certa debolezza nonostante gli eventi del 2022 come il Merge e il passaggio al PoS.
Al contrario, l’upgrade Shangai previsto a Marzo potrebbe indicare una vendita in massa degli Ether in stake da tempo, a cominciare dal 2020. Verranno infatti sbloccati circa sedici milioni di ETH che potrebbero finire sul mercato.
Considerato che una parte di questi Ether sono stati acquistati quando il valore oscillava intorno ai 300 $, non è esclusa una capitalizzazione delle plusvalenze da parte degli investitori. Tuttavia aspetti come la possibile fine del Bear Market, un aumento delle APR e lo stesso upgrade che aumenterà la scalabilità della rete potrebbero evitare un possibile tracollo.
Dopotutto, a prescindere dagli eventi, Ether è rimasta incollata a Bitcoin a prescindere dagli eventi e nulla fa presagire a un cambio d’andamento.
Anche la dominance è in leggero aumento attestandosi intorno al 19%. Il target rimane quello del 20% sebbene ci sia stata una flessione nell’ultimo periodo.